Gaetano Memmola
Pubblichiamo una intervista “a domanda scritta” che il Sindaco di Budrio Giulio Pierini ha voluto gentilmente concederci.
Non è quanto avremmo voluto, perché un servizio giornalistico che porti informazioni e contributi si basa sul confronto e sugli approfondimenti che nascono da un contraddittorio , ma speriamo che il futuro possa aprire Il Sindaco a un approccio meno “protettivo” e più diretto all’alternanza di domande e risposte.
Abbiamo inviato al Sindaco 3 grandi argomenti : LAVORO ; AMBIENTE ; FAMIGLIA, e alcune domande su ognuno di essi.
Pubblichiamo così come pervenute le risposte del Sindaco Giulio Pierini.
LAVORO
1) Il momento di complicata situazione generale richiede impegno dal territorio per sollecitare sviluppo di opportunità, cosa viene fatto a Budrio?
“Siamo sempre molto attenti a opportunità di nuovi investimenti a Budrio che, tra l’altro, possono creare indotto economico e posti di lavoro. Qualcosa forse si sta muovendo, sia per l’ampliamento di alcune imprese già presenti, sia per nuovi insediamenti produttivi. Per quanto di competenza comunale, sosteniamo la velocità” delle pratiche e la semplificazione burocratica, per consentire investimenti concreti e rapidi.
Un impegno rilevante del comune è anche quello rivolto alle aziende in crisi nei tavoli istituiti dalla Provincia: anche su questo, tranne il caso complicato e negativo delle Officine Rizzoli, spesso si sono individuate o si stanno individuando soluzioni per la difesa dei siti produttivi e dei posti di lavoro. E’ una crisi durissima e Budrio ne è stata investita, anche se non in modo disastroso. Tuttavia, gli effetti sono davvero pesanti per le famiglie coinvolte: cerchiamo di sostenere quelle in condizioni economiche e sociali più difficili, con un mix di azioni e strumenti messo in campo dagli uffici comunali sul tema abitativo e quello lavorativo, sul sostegno alla genitorialità e del diritto allo studio.”
2) La Pizzoli, Azienda Leader nazionale , sta facendo intendere che il nuovo stabilimento operativo verrà costruito da Gennaio 2015 in Comune fuori Budrio, è vero?
“Si rincorrono voci sulla realizzazione di un nuovo stabilimento in un comune della provincia e le dichiarazioni di Pizzoli andrebbero in questa direzione. Nel frattempo, l’ultimo consiglio comunale si è espresso favorevolmente sulla costruzione di un impianto di cogenerazione proposto dalla Pizzoli spa presso l’attuale sede. Questo conferma che nei prossimi anni a Budrio rimarrà la sede direzionale e produttiva della società, in via Zenzalino nord. Sottolineo e ribadisco che, se Pizzoli Spa volesse realizzarlo a Budrio, potrebbe farlo da subito nell’area di Cento di Budrio di proprietà della società stessa, coerentemente con l’accordo di programma sottoscritto con Comune, Provincia e Regione il 22 settembre 2010. Nessun impedimento è stato mai posto dagli enti locali a questo progetto, al contrario si è lavorato per favorirlo. Come noto, le difficoltà e le lungaggini (ora superate) sono arrivate dalla burocrazia nazionale, RaiWay e Beni culturali.”
3) Budrio è un territorio di elezione anche per la eccellenza INAIL di Vigorso, ci sono programmi di sviluppo del polo protesico di Vigorso? e ci sono attività in programma di sviluppo delle opportunità di formazione e lavoro per il territorio potendo utilizzare questa struttura di eccellenza?
“Abbiamo sempre collaborato con Inail e, insieme, sosteniamo e guardiamo con favore al consolidamento del polo protesico-ortopedico e riabilitativo rappresentato anche da imprese private presenti sia a Budrio sia nel territorio vicino a noi.
Il Centro Protesi Inail di Vigorso, da qualche mese, ha un nuovo giovane direttore e il suo ulteriore sviluppo è legato, com’è sempre stato, a scelte strategiche dell’istituto nazionale e del Ministero che ne orienta le politiche, cioè quello del welfare. Nei prossimi mesi il ministro Giuliano Poletti probabilmente farà visita a Vigorso e sarà l’occasione per confrontarsi sui piani di sviluppo di un centro che resta un punto di eccellenza irrinunciabile per l’intero Paese, grazie al lavoro svolto in questi decenni e anche negli ultimi anni sul fronte della ricerca applicata, delle nuove tecnologie e delle competenze in questo settore. La collaborazione con l’Università, che si sta consolidando, va proprio nella direzione di sviluppare quelle professionalità di cui il settore necessita, coinvolgendo giovani del territorio in un progetto formativo e lavorativo.”
4) Il territorio di Budrio è molto interessante a livello di importanza storico/culturale/architettonica, ci sono programmi di sviluppo di marketing del territorio con coinvolgimento dello scalo Marconi/Ryanair per il turismo internazionale di passaggio?
“Siamo sempre all’opera per dare rilevanza e visibilità a Budrio e al suo patrimonio artistico, compreso quello immateriale, cioè i talenti e gli appassionati che promuovono cultura e scambio di esperienze. Qualche esempio: c’è il progetto di Orizzonti di Pianura che mette in relazione anche le realtà commerciali e culturali di molti nostri comuni. C’è il lavoro del distretto culturale Pianura Est con cui realizziamo una rete di iniziative che promuovono il territorio. C’è una stretta collaborazione del nostro comune con quello di Bologna e con la regione sull’ocarina, vera unicità del nostro territorio e della regione stessa, guardata con attenzione da molti Paesi asiatici: un lavoro di squadra che si integrerà ad altre importanti attrazioni bolognesi e regionali, per le quali l’aeroporto è una piattaforma determinante dal punto di vista turistico.”
AMBIENTE
1) il nostro territorio lamenta una importante cementificazione (anni passati recenti … zona Creti, Passante nord etc..) che ha procurato erosione e aree abbandonate ( Ex coop + Romantica) , come vede Budrio in una visione attuale e del futuro prossimo riguardo a questi temi?
“La forte espansione abitativa di Budrio degli ultimi anni è stata decisa nel 1997 con il Piano regolatore. Fu una previsione troppo ampia, con un consumo di suolo agricolo esagerato, ma almeno si fece la scelta giusta di allargare il paese a est, vicino ai servizi come il treno, l’ospedale, il centro storico, i principali assi stradali. Anche la decisione di costruire nella zona della villa “Romantica” è del 1997 e non è modificabile, perché i vecchi piani regolatori (PRG) assegnavano diritti edificatori sostanzialmente inalienabili.
L’area dell’ex Coop non è un’area abbandonata, ma è un’area che ha perso un servizio importante come il supermercato. Coop Adriatica ha deciso autonomamente di spostarsi, come qualunque soggetto privato può fare. Purtroppo, non si è ancora dato corso all’accordo, fatto con il comune anni fa per la realizzazione di un comparto abitativo, a causa della crisi del mercato immobiliare che ha colpito duramente anche la ditta incaricata da Coop Adriatica di intervenire in quell’area.
Per il futuro, in consiglio comunale abbiamo già deciso di cambiare direzione rispetto agli scorsi decenni: ridurremo fortemente le previsioni di nuovi insediamenti e restituiremo quasi 100 ettari all’agricoltura. A Budrio riduciamo, fino a fermarlo, il consumo di suolo: faremo ricredere chi pensava che avremmo fatto il contrario.”
2) L’obiettivo ambientale di maggiore tutela della salute, contrasta con l’accresciuta attività di incenerimento che riguarda il Frullo, e ci sono molte perplessità riferite alla partecipazione di Budrio in attività sullo sviluppo di Biomasse e Biogas, cosa può dirci in merito?
“Non è cresciuta l’attività del termovalorizzatore che è da tempo a “saturazione termica”. Il continuo monitoraggio dell’aria intorno al Frullo è pubblicato in tempo reale sul sito di “FEA” (Frullo Energia Ambiente), indica che i limiti di emissioni sono ampiamente rispettati ed esclude che le condizioni ambientali rappresentino situazioni di rischio per la salute dei cittadini.
Non c’è nessuna partecipazione del Comune di Budrio a impianti a biogas. Sul biogas, ripeto quello che ho detto già dal 2012 in campagna elettorale e che, insieme al gruppo Budrio Bene Comune, continuo a dire: gli impianti a biogas che utilizzano prevalentemente o esclusivamente prodotti agricoli “dedicati” non ci piacciono. L’agricoltura va finalizzata ai prodotti tipici e comunque all’alimentazione umana e animale. Noi sosteniamo queste produzioni agricole, come abbiamo ampiamente dimostrato, per esempio, con il protocollo di intesa firmato con Coldiretti, CIA e Fondazione Rossini, proprietaria di 88 ettari di terreno nel territorio del Comune di Budrio.”
3) I Cittadini budriesi sono molto critici riguardo a questo tipo di raccolta differenziata, perchè non inserire operazioni di semplificazione e ammorbidimento della gestione , inserendo, ad esempio aree attrezzate modernamente di accoglienza rifiuti differenziati? anche come integrazione all’attuale sistema?
“Alcuni cittadini rimangono critici, anche se ricordo che i limitati abbandoni di sacchetti sono dovuti a comportamenti incivili, non al nuovo sistema introdotto a Budrio.
La stragrande maggioranza dei budriesi ha risposto positivamente. Le forti preoccupazioni espresse prima che il nuovo servizio iniziasse erano giuste e comprensibili, ma è stato evidente da subito che non era niente di drammatico: il Porta a Porta richiede più attenzione e “basta” ma si riesce a fare tranquillamente. Ci sono stati alcuni disagi per il cambio delle abitudini che il nuovo sistema ha imposto, ma è appunto un nuovo stile di vita, più sostenibile, a cui tutti ci dobbiamo abituare e lo stiamo già facendo, peraltro mettendoci “in regola” con l’Europa e con le stringenti indicazioni del piano rifiuti della regione, evitando così sanzioni economiche in futuro. Nel 2014 la bolletta del “rusco” è più bassa del 2013 per tutte le utenze familiari e, nella rata di dicembre, comprenderà alcuni sconti per le buone pratiche, come l’uso della compostiera e della stazione ecologica. Abbiamo già introdotto alcuni servizi di “alleggerimento” come la stazione mobile in estate in alcune frazioni (esperienza positiva da ripetere) o l’accesso libero alle stazioni ecologiche dei comuni vicini. Altre soluzioni sono allo studio e le proporremo ai cittadini delle zone interessate per condividerle e decidere insieme se introdurle.
Non realizzeremo, invece, aree per i rifiuti differenziati: a Budrio c’erano già in tutto il territorio e ricordiamo bene come alcuni utenti non utilizzassero i bidoni correttamente, tanto che dopo alcuni anni ci siamo trovati fermi al 40% di differenziata. Oggi i cittadini sono più responsabili e sensibili sul tema rifiuti: abbiamo ridotto il monte rifiuti di oltre il 20% e presto pubblicheremo dei dati molto chiari sulla migrazione dei rifiuti fuori comune che smentiranno in modo netto l’idea che alla nostra riduzione corrisponda un aumento negli altri comuni. Infine il dato più evidente: siamo oltre il 75% di raccolta differenziata che è praticamente raddoppiata rispetto al sistema precedente. ”
FAMIGLIA
1) Le tasse locali di competenza comunale (TASi e TARI) non prevedono agevolazioni per le Famiglie numerose. Questo penalizza chi ha già dato molto in termini di risposta alla natalità, come vede la cosa e come intende intervenire?
La Tasi per sua natura e per legge non ha a che fare con il numero di componenti della famiglia perché è una tassa basata sul patrimonio immobiliare, in particolare sulla prima casa di proprietà. La tari, invece, è la tassa sui rifiuti e i servizi ambientali: per legge si calcola in base ai metri quadrati e al numero abitanti, quindi inevitabilmente pesa di più sulle famiglie numerose. Resta il fatto che le famiglie in situazione di difficoltà possono rivolgersi ai servizi sociali per avere un supporto e in quel caso, ovviamente, il servizio tiene in considerazione reddito e dimensione del nucleo.
2) La Famiglia numerosa oggi è fortemente penalizzata nei costi di sostegno e di sviluppo educativo (costo economico, organizzativo, temporale) sopportando costi molto alti per la refezione e la scuola dell’infanzia, sopratutto in situazioni dove i genitori hanno sofferenze per chiusura del lavoro (autonomo e privato); come vede la situazione e quali interventi vede possibili per dare impulso alle famiglie numerose?
“Il Comune tiene in considerazione le famiglie e il sostegno alla genitorialità: per esempio abbiamo posticipato l’orario di chiusura alle ore 18 del nido e del post-scuola, proprio per dare supporto ai genitori che lavorano. Per quanto riguarda invece le tariffe dei servizi, ci sono sconti proprio per chi ha più figli: per esempio sulla mensa scolastica, quest’anno lo sconto è applicato a 275 bambini e bambine. Inoltre, è possibile richiedere una tariffa agevolata per l’asilo nido e la ristorazione presentando l’ISEE, che prevede un sistema di calcolo che favorisce nettamente (e giustamente) le famiglie numerose.
Naturalmente, è auspicabile che il Governo si impegni di più a favore delle famiglie e del diritto allo studio con scelte più eque, anche supportando i comuni nell’erogazione di specifici servizi.”
3) La Famiglia oggi è sempre più basata su unioni di convivenza e su stati di fatto non necessariamente formalizzati in “matrimonio”, sia se eterosessuali che omosessuali, Come vede la discussione recente sulle prese di posizione verso “matrimoni” fuori dalle regole della legge attualmente in essere e come si rapporta il Suo modo di interpretare posizioni contro leggi e disposizioni di legge, da parte di alcuni Sindaci, in vigenza dello Stato di Diritto cui ognuno dovrebbe portare rispetto?
“Non è in dubbio il rispetto verso le istituzioni e verso le regole da parte di quei sindaci che scelgono di trascrivere, nei propri registri comunali, i matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero. Noi sindaci dimostriamo quotidianamente il nostro senso delle istituzioni facendoci carico di problemi e responsabilità sempre più rilevanti, mettendoci la faccia su tutto, facendo da sostituto d’imposta per conto dello Stato centrale e senza avere nessuna autonomia sui nostri conti e sulle tasse che siamo costretti a imporre.
So bene che il tema è molto dibattuto e, per alcuni, controverso. Ma sulle coppie di fatto serve un passo avanti verso la civiltà europea e verso la normalità. La “battaglia” culturale deve essere affiancata da quella istituzionale, al fine di indurre Governo e Parlamento a legiferare per assegnare diritti fino a oggi negati. Dopo l’impegno sullo “ius soli” e il testamento biologico, non vedo perché dovrei tirarmi indietro sul tema dei matrimoni e delle unioni civili.”
Ringraziamo il Sindaco Giulio Pierini della sua concessione a rispondere alle nostre prime domande in merito alla gestione del territorio che amministra . Ci sarebbe piaciuto evidentemente instaurare approfondimenti e contraddittorio su diversi temi affrontati, per esempio quello della Pizzoli e quello relativo all’Ambiente e alla PAP , specificamente.
Ci sarebbe piaciuto comprendere cosa significhi per un rappresentante delle Istituzioni il rispetto della Legge, anche quella che non dovesse piacere, quale quella della famiglia regolata dal Matrimonio. In uno Stato di Diritto il rispetto delle leggi non dovrebbe essere “discrezionale” rispetto alle proprie rispettabili, soggettive, vedute di vita. Ma ultimamente notiamo che la confusione regna sovrana e rilevare comportamenti irrituali e a volte illegittimi non è una novità.
Sarebbe importante comprendere che l’allontanamento dei Cittadini dalla politica a volte si basa proprio sulla mancanza di apertura al confronto e sulla attenzione ai bisogni della gente , nei limiti insormontabili della Legge.